Amara Lakhous
Amara Lakhous, dopo gli studi in filosofia all’Università di Algeri e in antropologia culturale all’Università La Sapienza di Roma, ha lavorato come giornalista, con particolare attenzione all’ambito dell’ (im)migrazione. Nel ’94 ha lavorato come giornalista della radio nazionale algerina. A Roma svolge attività di mediatore culturale, interprete e traduttore. Dal 2003 al 2006 lavora come giornalista professionista all’agenzia di stampa Adnkronos International a Roma. Vince nel 2006 il premio Flaiano. È un autore bilingue (arabo e italiano), con numerose pubblicazioni. Esordisce come autore con Le cimici e il pirata, traduzione di Francesco Leggio (collana Narrativa. Proposte, Arlem, Roma, 1999) cui segue Come farti allattare dalla lupa senza che ti morda (Al-ikhtilaf, Algeri, 2003) e Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio (Edizioni e/o, Roma, 2006), con il quale riceve il Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia, e da cui è tratto l’omonimo film per la regia di Isotta Toso. Seguono: Divorzio all’islamica a viale Marconi (Edizioni e/o, Roma, 2010), Un pirata piccolo piccolo (Edizioni e/o, Roma, 2011), Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario (Edizioni e/o, Roma, 2013), La zingarata della verginella di Via Ormea (Edizioni e/o, Roma, 2014). Nel 2019 pubblica The Night Bird (Manshurat al-Hibr. 2019), che è entrato in lizza con l’International Prize for Arabic Fiction in 2021. Attualmente vive a New York dove è Visiting Professor presso l’Università di New York e insegna italiano.